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tazione ospita più di 80 specie diverse di mammiferi, compresi elefanti, leo-ni, leopardi, ippopotami, coccodrilli, alcefali sudafricani, babbuini, scimmie, facoceri e antilopi giganti, non sempre visibili. Gli elefanti sono stati ridotti dal bracconaggio.

WASSADOU

Wassadou fa parte di quei piccoli villaggi di paglia dove la pace regna tra la natura. Non lontano dalla strada che porta al parco nazionale di Niokolo Koba, è il posto ideale per una sosta.

REGIONEDI KEDOUGOU

Kedougou è il capoluogo dell’omonima regione di Kedougou al confne con il Gambia. Come la maggior parte dei villaggi africani, si tratta di un grande villaggio della parte orientale diviso in quartieri etnici; Kedougou è la più grande città del sud-est Durante il periodo invernale è possibile av-vistare a poca distanza dal confne coccodrilli e ippopotami: facendo 500 metri ci si può ritrovare in mezzo a scimmie e pantere! Il turismo completa le attività tradizionali grazie alla vicinanza con al parco nazionale Niokolo – Koba e con le le cascate di Dindefelo.Il villaggio di Dindéfélo, a 35 km da Kedougou è un sito naturale sacro di grande sviluppo e importanza essen-ziale della città di Kedougou per le sue cascate maestose di acqua limpida, uniche nel Senegal. I ragazzi vi si rinfrescano durante l’estate.

REGIONEDI KAOLACK

Kaolack è il capologuo della regione: questa città è il centro principale dell’industria senegalese delle arachidi. Situata a metà strada fra Dakar, Tambacounda e la Gambia, è una località vivace. D vedere la sua splendida moschea con decorazioni in stilemarocchino e il mercato coperto, secondo per ampiezza in Africa dopo quello di Marrakech.

SALEMATA

Salemata è un villaggio a sud–est del Senegal, in prossimità del parco na-zionale Niokolo Koba e delle cascate di Dindefelo. È il più grande villaggio bassari al confne con la Guinea, precisamente nella zona situata a Est di Youkounkoun, a Ovest di Kedougou e a sud del fume Gambia. I Bassari co-stituiscono una delle più rare e primitive comunità etniche del paese che vivono nei villaggi più inaccessibili, nascosti nelle montagne, nella parte sud-est.Questo isolamento ha consentito loro di mantenere intatto lo stile di vita tradizionale. Oltre ai Bassari vi sono anche i Coniagu e i Bedik. Nei villaggi di Etouar, Salemata, Dindefelo,Iwol, Ethiolo, alcuni raggiungibili solo a piedi, si viene a conoscenza delle abitudini e tradizioni di queste popola-zioni, che mantengono anche una sorta di autarchia economica, cercando di produrre da se tutto cio’ che consumano, anche se ultimamente hanno cominciato a cedere al fascino della globalizzazione: occhiali da sole, ciabat-

REGIONE DI SAINT-LOUIS

Saint-Louis, è il capoluogo dell’omonima regione di Saint-Louis. È si-tuata nel nord del paese alla foce fume Senegal, a 250 km di strada dalla capitale Dakar. la città fu scoperta nel 1659 da colonizzatori arri-vati dalla Francia che gli diedero il nome di Saint-Louis-du-Fort in onore del re Luigi IX. I francesi vi fondarono la prima colonia permanente nel territorio del Senegal. Divenne ben presto un centro per la tratta degli schiavi e il commercio della gomma arabica. Il declino della città co-minciò quando perse lo status di capitale prima dell’AOF (1902) e poi del Senegal stesso (1957). Oggi Saint-Louis è una tipica città dell’Africa Occidentale: caotica, pittoresca, multicolore. Interessante la zona del porto, dove i pescatori mettono ad essiccare buona parte del pescato notturno su impalcature di legno e cospargendo di sale il pesce. Molto pittoresco il mercato centrale, dove è possibile acquistare splendidi tes-suti in un dedalo di viuzze dalle quali sembra impossibile uscire senza una guida del posto. Saint-Louis si trova nella fascia di passagio tra il paesaggio sabbioso del Sahara e quello della savana. Di rilievo nella ge-ografa della città è una stretta lingua sabbiosa, la Langue de Barbarie, che si interpone tra la foce del Senegal e l’Oceano Atlantico. Numerosi sono i siti naturali attorno a Saint-Louis tra cui il Parco Nazionale della Langue de Barbarie, il Parco Nazionale degli Uccelli di Djoudj, la Riseva faunistica di Gueumbeul; nonché numerose splendide spiagge, il ponte faidherbe. La caratteristica architettura coloniale con il suo impianto re-golare, la posizione della città su un’isola alle foci del Senegal e il sistema di banchine, nonché il particolare contesto naturale ha dato a Saint-Louis una apparenza singolare che ha convinto il World Heritage Commitee a erigere l’Isola di Saint-Louis a Patrimonio dell’Umanità nel 2000.

PARCO NAZIONALE DJOUDJ

Il parco, fondato nel 1971, copre una superfcie di 16000 ettari e si trova a 61 km da Saint Louis., sulla riva sud-orientale del fume Senegal.Dal 1977 è gemellato con il parco naturale della Camargue in Francia e con il parco naturale della Renania-Westfalia in Germania. Il Parco di Djoudj è una zona umida di importanza internazionale e fa parte del Patrimo-

La Regione del FIUME

te di plastica, altri oggetti occidentali integrano i costumi tribali dei giorni di festa. I Bassari si rifugiarono in questa zona remota e montuosa del paese fuggendo dai Peuls e dall’Islam. Abitano in case piccolissime, circa 2 metri di diametro. Ancora oggi praticano riti di iniziazione e di passaggio e le loro feste sono animate da canti e danze tribali, costumi particolari riccamente decorati, maschere rituali, decorazioni simboliche del corpo e acconciature elaborate. Alcuni uomini portano inflata nel naso una spina di porcospino.

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