Page 5 - CAT SENEGAMBIA 2013.indd

This is a SEO version of CAT SENEGAMBIA 2013.indd. Click here to view full version

« Previous Page Table of Contents Next Page »

La Repubblica del Gambia è il più piccolo paese dell’Africa continenta-le e può essere considerato una enclave del Senegal:è completamente circondata dal Senegal, ad eccezione del punto in cui il Fiume Gambia sfocia nell’Oceano Atlantico. Nel 1965, il Gambia divenne indipendente dall’Impero Britannico. La sua capitale è Banjul.Il fume Gambia è l’arteria principale del paese omonimo: uno dei più navigabili dell’intero conti-nente africano, dal momento che può essere percorso da imbarcazioni per circa 350 chilometri a monte della foce, costituisce la più importante via di comunicazione dell’intero stato del Gambia. I battelli, in parteza da Banjul, risalgono il fume fno a Basse. Lungo tutto il percorso, le spon-de ospitano innumerevoli varietà di uccelli, in mezzo a paesaggi ancora preservati.

BANJUL

Banjul è la capitale del Gambia ed è anche il centro economico-ammini-strativo del paese e sede del governo,piccola città situata sull’isola Saint Mary, nel punto in cui il fume Gambia sfocia nell’Oceano Atlantico; essa è collegata alla terraferma tramite traghetti di linea che garantiscono transiti abbastanza frequenti e regolari. Data la sua posizione e la na-vigabilità del suo fume omonimo, per molti anni questa terra è stata il fulcro della raccolta degli schiavi che venivano deportati dall’altra parte dell’oceano dai colonizzatori inglesi.

Un posto da non perdere per la bellezza del paesaggio è il porto, ani-mato dalle tipiche imbarcazioni da pesca. Altri luoghi da visitare sono: il National Museum, e l’African Heritage Museum; quest’ultimo possie-de una collezione di arte africana con opere che possono essere acqui-state dai visitatori.Sarà piacevole fare un giro nei pressi di Piazza Mac-Carthy dove si respira una gradevole atmosfera coloniale, che si nota soprattutto nell’architettura degli edifci e interessante Albert Market, un grande mercato situato su una vasta piazza ma che si estende anche nelle strade adiacenti, dove il visitatore potrà acquistare artigianato lo-cale, batiks, gioielli d’argento, abiti, scarpe ma anche frutta, verdura e oggetti per la casa.

JAMES ISLAND & JUFFUREH

James Island è un’isola situata sul fume Gambia, a 30 km dalla foce del fume e molto vicina a Jufureth. Fu un forte inglese ed un importante centro per la tratta degli schiavi ed oggi fa parte del patrimonio mon-diale dell’Unesco. I primi stranieri stabilitisi in questo luogo provenivano dall’attuale Lettonia. Un tempo si chiamava isola di Sant’Andrea e man-tenne questo nome fno a quando gli inglesi se ne impossessarono nel 1661, come centro di schiavitù, e le dettero il nome attuale. Il forte fu abbandonato nel 1779, con l’abolizione della schiavitù da parte britan-nica.

Il piccolo villaggio di Jufureh è diventato famoso negli anni ’70 in seguito alla serie televisiva tratta dal bestseller « Radici », dello scrit-tore afro americano Alex Haley, discendente di Kunta Kinte. La serie raccontava la storia di Kunta Kinte, fatto schiavo dai negrieri, e della sua sottomissione in America circa 200 anni fa. Questo villaggio rap-presenta un importante santuario, un luogo di raccoglimento della popolazione nera americana, sulla terra dei propri antenati.

ALBREDA

Albreda era un enclave francese in Gambia, piccolo scalo situato sulla riva nord del fume considerato sia come centro di scambi commer-ciali che come mercato di schiavi. Fra il 1679 e il 1697 i francesi fonda-rono un centro per la tratta degli schiavi sulle rive del Gam-bia. La colonia francese non raggiunse mai una vasta estensione ma rappresentò un ostacolo per gli inglesi i quali avevano in passato il monopolio commerciale sul fume Gambia, oltre alla pro-prietà di James Island che, a 3 km circa sulla riva opposta, aveva la stessa funzione. Ci furono incessanti tensioni fra le due potenze europee, ma nel 1857 l’Im-pero coloniale francese cedette la

propria sovranità su Albreda all’Impero britannico. Oggi Albreda ospita un museo dedicato alla schiavitù.

LA RISERVA ABUKO NATURE

La riserva naturale di Abuko si trova vicino al villaggio di Lamin. Fondata nel 1968, sui suoi 105 ettari è caratterizzata da una vegetazione sorpren-dentemente varia di foresta a galleria (circa 50 tipi di alberi tipici) ed una varietà di fauna selvaggia. La riserva è attraversata da un ruscello che fa-vorisce la crescita di una foresta tropicale nella quale vivono specie fau-nistiche del lungofume e della savana. nonostante le ridotte dimensioni, ospita inoltre varie specie di animali selvaggi in libertà, e un piccolo orfa-notrofo per gli animali. Vi sono iene, leoni, tragelaf, ), istrici, coccodrilli, serpenti e numerose varietà di scimmie. Nella riserva, cercate di vedere porcospini, galagoni, coccodrilli e alcune specie di serpenti, è possibile osservare circa 270 specie ornitologiche diverse, molte delle quali rare.

MAKASUTU CULTURAL FOREST

Una foresta di palme situata nei meandri del fume Gambia che com-prende molti diversi ecosistemi in particolare le mangrovie, savana e una ftta foresta. Nella foresta è possible vedere avvoltoi, così come altri uccelli europei ed africani Come Trotters Lilly, West African Eagle River, Black Heron e l’Airone Golia. Tra gli altri animali scimmie, manguste, vara-ni e forse anche babbuini.

WASSU

Questa località rappresenta uno dei luoghi più interessanti per gli appassionati di storia ed archeologia. Wassu costi-tuisce una testimonianza impressionante di una civiltà solida e dinamica che risale ad un lonta-no passato dell’uomo. In questa zona infatti sorge un importante sito megalitico che testimonia la pre-senza di

Page 5 - CAT SENEGAMBIA 2013.indd

This is a SEO version of CAT SENEGAMBIA 2013.indd. Click here to view full version

« Previous Page Table of Contents Next Page »