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KIBALE National Park

                     Il Parco Nazionale di Kibale, 766 kmq di

                     superficie, forma un blocco contiguo con
                     il Parco Queen Elisabeth, ad un’altitudine
                     di 1.100-1.590 m sopra il livello del mare.
                     La vegetazione è dominata dalla foresta
                     tropicale pluviale.
                     Specie: Il parco è famoso per la sua popo-
                     lazione di primati, ci sono 13 specie di pri-
                     mati, una delle densità più alte del mondo:
                     ospita una popolazione di oltre 1000 scim-
                     panzé di cui una comunità di oltre 80 esem-
                     plari è stata abituata alle visiate dei turisti;

                     vi sono molte differenti specie: il cercopi-
                     teco dalla coda rossa, il Babbuino olivastro
                     (Papiocynocephalus anubis), scimpanzé
                     (Pan troglodytes), varie specie di Colobo.
                     Tra gli altri mammiferi ci sono: il tragelafo
                     striato o antilope dei boschi (Tragelaphus
                     scriptus), il Cefalofo, la Genetta (Genetta
                     tigrina), il potamocero o cinghiale masche-
                     rato (Potamochoerus larvatus), la Civetta
                     africana (Civettictis civetta). Più diffi  cili da
                     individuare sono il bufalo, il cobo dell’ellis-
                     se (Kobus ellipsiprymnus), gli ippopotami,
                     il Facocero (Phacochoerus aethiopicus) e
                     l’Ilochero (Hylochoerus meinertzhageni).
                     Gli elefanti di foresta sono diventati sem-
                     pre più rari e sono visti molto raramente
                     anche se i segni della loro presenza sono
                     evidenti. Da segnalare la presenza di 144
                     specie di farfalle. Ci sono 335 specie di uccelli, di cui 4 si trovano solo qui   ne degli uccelli nella riserva di Bigodi, a Bigodi, un piccolo centro fuori

                     (il francolino di Nahan, Cassin’s spinetail, blue-headed bee eater e masked   dai confine del Parco. Questa attività consiste in una camminata guidata
                     apalis). Infine, sono stati classificati oltre 250 specie di alberi.   attraverso la palude di Magombe, con la possibilità di vedere tra gli altri


                     Attività: La principale attrazione del Parco è lo “scimpanzè trekking”, ovve-  il grande turaco blu e il papyrus gonolek. Camminate naturalistiche sono
                     ro la camminata guidata per l’incontro con i primati, a partire dal quartiere   possibili nel parco, per l’avvistamento di primati, uccelli, rettili, piante me-
                     generale a Kanyanchu. La seconda attrazione interessante è l’osservazio-  dicinali.
                     BWINDI                            Il parco Bwindi Impenetrabile, 331 kmq di estensione, si trova nel Sudovest dell’Uganda,
                                                       a ridosso della Rift Valley Albertina, ad un’altitudine compresa fra 1.160 m e 2.607m. Si
                     Impenetrable                      tratta di una vera foresta tropicale pluviale, distribuita su una serie di monti e vallate,
                                                           considerata tra le foreste più ricche in biodiversità di tutta l’Africa. Nella lingua locale
                     Forest NP                                “bwindi” (da “mubwindi”) significa “posto oscuro”, in riferimento alla natura di

                                                                fatto impenetrabile agli umani della palude che si trova nella zona Sudorien-
                                                                 tale del parco attuale, come raccontano le leggende.
                                                                  Il parco ospita circa 340 gorilla di montagna, quasi la metà della popola-
                                                                  zione mondiale di questa specie.
                                                                   Specie: Nell’ottobre 2007 sono stati registrati  quattro gruppi di gorilla
                                                                   abituati alla presenza umana: il gruppo Mubare e il gruppo Rushegura
                                                                   con 10 gorilla e 1 silverback; il gruppo Habinyanja con 18 gorilla e 1 sil-
                                                                  verback; il gruppo Nkuringo con 19 gorilla e 2 silverback. Il Parco off re
                                                                  però molto di più oltre ai famosissimi gorilla, con le sue 350 specie di uc-
                                                                 celli, 200 specie di farfalle e 324 tipi diversi di alberi di cui 14 presenti solo
                                                               in questo parco. I mammiferi sono solo 30, tra cui bufali, leopardi, elefanti. Ci
                                                             sono 324 specie di alberi.
                                                           Attività: La principale attrazione è il “gorilla trekking”, ovvero la visita guidata ad una
                                                            delle cinque famiglie di gorilla abituate alla presenza umana. La ricerca dei gorilla
                                                            (gorilla tracking) è controllata in maniera severa per assicurare la quiete delle fa-
                                                            miglie dei gorilla di montagna e l’accesso è limitato a poche decine di persone al
                                                            giorno. È assolutamente consigliato prenotare almeno 3 mesi prima.
                                                              Camminate naturalistiche sono possibili per l’osservazione di uccelli, farfalle,

                                                               primati, alberi (seguendo i sentieri del fiume Munyaga, Waterfall, sentiero di

                                                                Rushura, fiume Ivi e zona dei Bambù).

                                                                • La pista del fiume Munyaga è un buona scelta per osservare in breve tem-
                                                                po uccelli, farfalle e primati per arrivare ad una cascata molto popolare at-
                                                                traversando aree ricoperte di felci e orchidee.
                                                                • Il sentiero di Rushura conduce fino al confine con il Parco nazionale del Vi-



                                                                 runga in Congo e offre panorami spettacolari sulla Fossa albertina, il ramo
                                                                  occidentale della Rift Valley.
                                                       •           L’anello di Muzabajiro offre viste mozzafiato sulla foresta di Bwindi, sul


                                                                     Parco Nazionale del Virunga e sulla Rift Valley attraversando zone ri-
                                                                         coperte da felci preistoriche.
                                                                           • La pista del fiume Ivy è la più lunga all’interno del parco

                                                                              e richiede un giorno intero di cammino ed è vivamente
                                                                                consigliato ai birdwatcher.
                                                                                 Camminate culturali sono organizzate al villaggio
                                                                                   comunità Buhoma, per vedere le case tradizio-
                                                                                    nali, il guaritore locale, la produzione di birra di
                                                                                     banana, l’artigianato e le rappresentazioni di
                                                                                      danza e musica.
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